E’ necessario riproporre questo video. Sono passati 3 anni e mezzo da questa mia testimonianza. Stavo rinunciando ad esercitare la professione dopo 20 anni di “carriera”.

Ricevo ancora telefonate e mail da psicologi e psicoterapeuti che oltre a volermi fare i complimenti per il coraggio, mi pongono domande sul come e cosa ho fatto dopo essere uscita dall’egida dell’Albo. Siamo in tanti a voler uscire, a pensarci seriamente, mi dicono. Ah si? E dove siete?

Capisco la titubanza nel rinunciare a qualcosa che si è costruito in tanti anni, ma forse vi siete dimenticati che voi lavorate col cambiamento, per il cambiamento.

Ho molto da dire sulla psicologia e la psicoterapia proprio perché ho gli strumenti e l’esperienza ventennale. Non rinnego nulla, ho imparato tantissimo da quel mondo e non posso certo estirparmi di dosso 20 anni di professione. Non posso e nemmeno voglio perché la conoscenza, come l’amore, rendono liberi.

Ciò che sono ora è qualcosa in più rispetto a prima, certamente non qualcosa in meno.

Cosa sei? Una consulente, umana. Adesso ne sai di più su quello che faccio? Sono un operatore olistico, meglio? Sono una donna che progetta sogni, una che usa le parole come un bisturi. Sono una fissata col libero arbitrio. Sono contagiosa. Nell’era delle specializzazioni ci sono anche quelli che vanno in altre direzioni, perché tutto cambia, niente è per sempre e gli esseri umani sono terrorizzati da tutto, anche dal proprio potenziale. Quindi chiedono ad altri di occuparsi di loro.

Certamente questo mio scritto non ha la pretesa di essere esaustivo, è solo un invito a guardare il video per chi non lo avesse ancora fatto. Per farsi un’idea di cosa mi occupo basta leggermi e seguirmi. Il video che ripropongo serve a ricordare quanto sono seria e pragmatica quando parlo d’amore, di libertà, di violenza. La mia vita è la prova che tutto ciò di cui scrivo e parlo è possibile per ognuno di noi. Non credo nella fortuna o nel caso, siamo tutti qui per essere felici, superare il dolore, essere creativi e tutte quelle cose belle di cui tanto si parla. Cose belle che capitano solo agli altri se non ci si da davvero da fare, e tanto. Se vi date tanto da fare e vi sentite sfiniti, c’è qualcosa da cambiare. Cercate soluzioni nuove. O continuate a raccontarvi che capitano tutte a voi e non ci sono professionisti seri in grado di risolvervi il problema.

Tre anni e mezzo fa, avevo capito che per stare bene avevo bisogno di prendere una decisione drastica. Mi era limpido, non esitato. È stata la miglior decisione che io abbia preso nel minor tempo possibile. Quella chiarezza d’intento mi ha permesso di non spaventarmi troppo pensando alle conseguenze. Non ho pensato ai soldi, per esempio, per citarne solo una di quelle cose che vi tengono inchiodati dove siete. Ho pensato che i miei figli avrebbero comunque avuto sempre da mangiare perché oggi nessuno finisce davvero sotto un ponte. Ho pensato che alcuni mi avrebbero presa per matta, ed ho capito che era ancor di più la scelta da fare. Guardatevi il video, ero bella carica di rabbia ma soprattutto indignazione. Osate indignarvi ogni tanto anche voi. Osate alzare la voce finché non metteranno una multa per eccesso di decibel…

Non sono una soluzione rapida ai problemi della vita. Sono quella da interpellare quando ci si rende conto che è ora di darsi da fare, sul serio. Rimboccarsi le maniche. Sono quella che quando ti saluta ti ricorda che abbiamo molto lavoro da fare. Dico spesso “buon lavoro” e non intendo mica quello che detesti e non vedi l’ora di finire. Intendo quello che nobilita…Come si fa a credere che esistano soluzioni rapide ai problemi della vita non lo capirò mai. Quello che capisco è l’essere disposti a tutto pur di non soffrire e non fare i conti con sé stessi. Capisco. E in quei casi suggerisco di rivolgersi ad altri, il mondo è zeppo di professionisti della salute che si faranno carico delle vostre responsabilità. Firmerete il consenso informato ed un professionista della salute vi terrà al sicuro come meglio può secondo la sua formazione accademica. Vi auguro di trovare ciò che cercate e di trovare un equilibrio. Ecco io no. Sappiatelo da subito, non voglio essere associata più in alcun modo alla psicologia né tanto meno alla psicoterapia. Non voglio e non gradisco essere chiamata dottoressa anche se per legge continuo a “meritarmi” il titolo. Me lo merito, ma non gradisco usarlo. Io sono Antonia, e cosa faccio si capisce facendolo, tuttavia non è il caso di provare se non si è pronti ad essere responsabili in prima persona di sé stessi. A parole tanti vorrebbero essere liberi, ma poi vogliono anche essere sereni e non avere problemi. Un po’ come quelli che mi stimano e ammirano tanto ma ancora non si decidono ad agire concretamente. Oppure quelli che vogliono conoscermi via chat senza neppure essersi presi la briga di dare una letta o una visionata a tutto il materiale che ho messo a disposizione di chiunque sia curioso di capire chi è questa tizia dal bel sorriso. La libertà è un esercizio costante, è dedizione, è impegno, è studio, conoscenza costantemente perseguita, è amore per la vita. Per imparare ad amare, però, bisogna essere disposti a conoscere anche l’odio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *